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My Story

Riccardo Varini nasce a Reggio Emilia (Emilia-Romagna; Italia) nel 1957.
Varini si dedica alla fotografia adottando sin dagli esordi un linguaggio che trae la sua ispirazione dal
“maestro” Luigi Ghirri, non meno che dall’estetica dei pittori chiaristi e dalla scuola di Guidi e Morandi.
Le sue opere e le pubblicazioni sono archiviate: allo CSAC ( Centro Studi e Archivio della Comunicazione
dell'Universita' di Parma ), alla Fototeca Panizzi di R.E., al MAXXI di Roma, alla Biblioteca Civica di Modena e
di Matera e in collezioni pubbliche e private.
Inizia a fotografare come autodidatta nel 1979 . Dal padre Luigi – persona sensibile e gentile – eredita
l’amore per la natura e per le piccole cose del quotidiano ma sarà proprio dall’incontro con il fotografo “di
concetto” Luigi Ghirri , nel 1984, che le sue passioni inizieranno a trasformarsi in un più serio impegno
espressivo.
Sarà Cristina Franzoni, della redazione di “Zoom Magazine” ( rivista di fotografia internazionale), che per
prima lo nota come paesaggista, intento allora a fotografare l’Appennino per l’Ente Provinciale del Turismo,
e lo incita ad esporre in Italia e all’estero.
Nel 2004 esce il catalogo “ Radici “ con una prefazione dello scrittore Alfredo Gianolio, amico di Zavattini

Nel 2006 inaugura nella sua città la prima Galleria di sola fotografia che diventerà presto sede dei suoi corsi
e luogo di incontro per molti fotografi.

E’ nel 2007 che il prof. Arturo Carlo Quintavalle lo invita ad archiviare le sue opere al CSAC ( Centro Studi e
Archivo della Comunicazione) dell’Università di Parma, dove sono ospitati molti nomi della fotografia
italiana. Lo stesso Quintavalle gli curerà l’introduzione al suo primo volume, “Silenzi” ( ed. Meridiana,
2008), contenente le sue opere più significative che partono dal 1978.

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Riconoscimenti più importanti arrivano dopo la personale allestita alla Galleria Parmeggiani di Reggio
Emilia, premiata dal pubblico e dalla critica come la migliore nell’ambito di Fotografia Europea 2009 e che
sarà archiviata alla Fototeca Panizzi. Il relativo catalogo ” Eternity ”(ed.Electa) con fotografie tra le altre di
Sudek, Baudrillard, Ghirri, Fontcuberta, Huguier, sarà curato da Elio Grazioli. Nello stesso anno, il 2009,
dopo essere passato ad Arles, viene chiamato a esporre a Nantes e a Parigi.
In seguito Duccio Grassi Architects gli commissiona una ricerca fotografica sul nuovo grande negozio di Max
Mara a Milano. Ne seguirà un’ esposizione al Salone del mobile.

Nel 2011 collabora con Fotografia Europea per le letture portfolio. Espone nel Giardino del Duomo di
Ravenna per la Banca Popolare e nel 2012 viene invitato alla galleria Einaudi di Mantova e alla seconda
edizione del MIA (Milan Image Art Fair) da esperti critici come “proposta”. Una sua foto sarà su Le Monde
come rappresentativa della fiera MIA Fair, curata dal direttore Fabio Castelli.

Nel 2012 esce un tascabile di sue fotografie dal titolo “ Luoghi Comuni” con versi di Pierluigi Tedeschi e
curato da Emanuele Ferrari . Nello stesso periodo espone ai Magazzini del Sale di Cervia e a Rimini con una
retrospettiva curata da Alessandra Bigi Iotti e Giulio Zavatta (storici dell’ arte) . Ne nascerà un catalogo in
carta speciale con poesie di Sabrina Foschini (“ Da Mare a Mare”).
Ha partecipato a Photissima ( Torino) 2013 e al MIA Fair (MI) 2013 e 2014.
E’ presente con un’esposizione dal titolo “Stanze” alla Rocca dei Gonzaga di Novellara (RE).
Viene invitato in Giappone per i suoi lavori stampati su carta cotone, molto vicini al pensiero orientale.

Nel 2013 Espone a Pietrasanta ( LU) e a Berlino, alla Ketterer Kunst Gallery.
Nel 2014 espone il suo nuovo lavoro “Assenze”, inspirato al pittore Edward Hopper e ad altri fiamminghi,
alla galleria Parmeggiani ( Musei Civici di RE).

Nello stesso periodo partecipa al Simposio su Luigi Ghirri, organizzato alla British Scool di Roma,
viene invitato a Montecarlo ( Giornate della Cultura Italiana), a Parigi ( Fotofewer), a Lugano e a Parma.
Nel 2015 esce la sua monografia edita da Skira a cura di A. C. Quintavalle.
Nel 2016, dopo aver esposto i suoi Silenzi Bianchi” a Tokio e alla Reggia di Colorno (PR), conclude l’anno con
una grande esposizione antologica di 170 opere, realizzata in collaborazione con I Musei e il Comune di
Reggio Emilia, ai Chiostri di San Domenico, curata sempre da Arturo Carlo Quintavalle con il quale Varini ha
la fortuna di collaborare da diversi anni.
La mostra, divisa in sale, comprende i temi dei Silenzi, delle Marine, degli Alberi, del Paesaggio Urbano,
delle Stanze, dei Notturni, delle Persone in pausa e di un ultimo lavoro sulla Sabbia e sulla Terra , secondo
la filosofia orientale Wabi Sabi.
Con l’amico Toni Contiero, artista collaboratore di Franco Battiato, partorirà un libro d’artista “ Terra di
Nessuno”.
E’ del 2017 una sua interpretazione sulla stazione Mediopadana di RE dell’Arch. Calatrava.
Nel 2018 espone alla Casa di Cura Villa Verde (RE) un omaggio al suo fiume con il catalogo “ A Po”, curato
da Giuseppe Berti. Espone ad Arles e in una galleria di Parigi
Nel 2019 collabora con il regista Alessandro Scillitani per la realizzazione del film “ L’Appennino che
suonava”e prosegue la sua attività con workshop e seminari sulla Composizione e Comunicazione.A causa
della pandemia si fermano le esposizioni.
Dal 2013 collabora con l’Associazione Culturale ARTyou, fondata con la restauratrice Daniela Ambrosetti,
nell’attività di mostre e corsi.

Collection of my books

Le sue opere sono raccolte nei libri:

“Radici”, testi di Afredo Gianolio e Cristina Franzoni, (Omnia 2004)

“Silenzi” , testo di A.C. Quintavalle ( ed. della Meridiana 2008)

“Eternità”, Fotografia Europea a cura di Elio Grazioli ( ed. Electa 2009)

“ Luoghi Comuni” con versi di Pierluigi Tedeschi( ed .AbaoAQu, 2012)

“ Da Mare a Mare”, con testi poetici di Sabrina Foschini, a cura di Alessandra Bigi Iotti e Giulio Zavatta
(NFC, Rimini 2012)

“ Soul Wispers” a cura di Ketter Kunst Berlin –PH Broking Modena ( ed. NFC Rimini 2013)

“Riccardo Varini” a cura di Arturo Carlo Quintavalle ( ed. Skira Milano 2014)

“ A Po”, a cura di Giuseppe Berti ( 2018)

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